La Comunità garantisce il rispetto dei diritti fondamentali della persona.
Si impegna a escludere ogni forma di coercizione fisica, psichica e morale, garantendo la volontarietà dell'accesso e della permanenza nel programma.
Garantisce la riservatezza e assicura la custodia dei documenti personali e dei dati, in conformità con le norme sulla privacy (Regolamento UE 2016/679).
Riconosce a ogni utente la possibilità di esprimere la propria individualità e di coltivare i propri interessi individuali, in accordo con l'équipe.
Garantisce il diritto di espletare le proprie funzioni genitoriali e si propone come risorsa di accompagnamento e sostegno.
Riconosce il diritto di ricevere visite da familiari, amici o conoscenti che partecipino al programma, secondo le fasi e l'accordo dell'équipe.
Garantisce i beni essenziali e i servizi di base per alimentazione, alloggio, igiene personale, cure sanitarie di base, informazione e tempo libero, in misura uguale per tutti.
È consentito l'uso di fumo di tabacco e di caffè, ma regolamentato nella quantità; per il tabacco sono individuati spazi dedicati, con un massimo di 12 sigarette al giorno per i tabagisti.
Sono tenuti al rispetto dell'igiene personale e della pulizia dei locali del Centro.
Sono responsabili dei propri effetti personali; la Direzione non risponde di smarrimenti o furti.
È vietato introdurre farmaci non prescritti e autorizzati dai medici del Servizio Sanitario e della Comunità.
Non è consentito l'uso di telefoni cellulari o di rete fissa; le telefonate con il telefono di servizio sono ammesse solo per reale necessità e concordate con gli Educatori.
La partecipazione a tutte le attività psico/pedagogiche o ergo-terapiche è obbligatoria.
Assolutamente vietato qualunque uso di alcolici, droghe e farmaci non prescritti o autorizzati.
Esclusa ogni forma di violenza e linguaggi volgari o offensivi.
Esclusi rapporti o "giochi" sessuali di qualunque tipo.
Non è consentito disporre di denaro e oggetti di valore, tenere o utilizzare mp3 personali, consultare libri, riviste o giornali non autorizzati.
L'aspetto generale della persona deve essere curato, e non è consentito portare barba e capelli lunghi, indossare orecchini e piercing.
Gli utenti non possono scambiarsi sigarette o usare caffè al di fuori di quanto previsto dal programma.
La mancata adesione e il rispetto delle regole di convivenza, inclusi atteggiamenti impulsivi e di violenza fisica, implicano l'immediata sospensione e/o espulsione.
Per gli accolti sottoposti a misura giudiziaria, la mancata adesione alle regole determina l'immediata comunicazione all'Autorità Giudiziaria, con la possibilità che la Comunità ritiri la disponibilità all'accoglienza.
All'ingresso e ogni qualvolta necessario, i responsabili possono invitare l'utente a sottoporsi a ispezione sulla persona e sui bagagli. Il rifiuto può comportare l'interruzione immediata del programma. Durante la permanenza, i controlli possono essere effettuati anche su persona e spazi personali (camera, armadi, bagno, valigie), e il rifiuto o la non collaborazione può comportare l'espulsione.
Sono previsti controlli tossicologici periodici in accordo con il Ser.D..
Le uscite dalla Comunità avvengono sempre con l'accompagnamento di un operatore.
Nella fase di responsabilità, sono previste uscite senza operatore per lo svolgimento di compiti e mansioni precise.
Il percorso può includere uscite di carattere pedagogico (campi scuola, celebrazioni religiose, escursioni ecologiche/culturali, visite ad altri Centri) o mediche.
Gli spostamenti di coloro che sono accolti in alternativa al carcere avvengono previa comunicazione o richiesta di autorizzazione all'Autorità Giudiziaria competente.
Gli utenti possono interrompere il programma in qualsiasi momento, anche contro il parere della Comunità e della famiglia.
In tal caso, non potranno esigere nulla dalla Comunità, non saranno accompagnati in alcun luogo e non riceveranno denaro per il viaggio.
La Comunità non risponde degli abiti o altri oggetti personali lasciati in struttura.
Se chi interrompe è sottoposto a misura alternativa alla detenzione, gli operatori informano tempestivamente l'autorità giudiziaria e di polizia competente.
Dell'interruzione viene data comunque comunicazione ai familiari.
Eventuali richieste di rientro sono valutate dall'équipe psico/pedagogica in accordo con il Ser.D..