La famiglia ha il diritto/dovere di condividere e partecipare in maniera attiva al percorso psico-pedagogico del proprio parente.
Ha il diritto di essere informata sull'andamento del percorso e su tutto ciò che riguarda l'accolto, attraverso una comunicazione costante (telefonata settimanale agli operatori) e incontri pedagogici presso il Centro.
Ha il dovere di rispettare le regole comunitarie per la tutela dei diritti propri e altrui.
All'ingresso del congiunto, la famiglia deve provvedere alla consegna dei documenti di identità, tessera sanitaria e libretto sanitario per la regolare presa in carico.
La famiglia d'origine può sentire telefonicamente il proprio familiare ogni 15 giorni.
Mogli e figli possono sentire il proprio caro ogni settimana.
Si raccomanda che l'accolto riceva il minor numero di telefonate possibili, quindi la famiglia è tenuta a riunirsi per effettuare un'unica telefonata.
Gli educatori contattano le famiglie settimanalmente e l'équipe per dare informazioni sull'andamento.
Sono previsti incontri con i familiari con cadenza tendenzialmente mensile.
Dopo i primi quattro/sei mesi di permanenza, si effettuano visite/prove a casa con cadenza quadrimestrale, ordinariamente nei mesi di gennaio, maggio e settembre.
Al rientro dalla prova a casa, sono previsti controlli tossicologici. La positività all'uso di sostanze può portare l'équipe a sospendere le prove a casa per sei mesi.
Coloro che hanno figli minorenni possono incontrarli presso il Centro con cadenza quindicinale.
Ulteriori visite sono consentite in occasioni significative (matrimoni di fratelli/sorelle, cresime, battesimi, comunioni di figli).
Durante gli incontri, i familiari sono invitati a non consegnare nulla agli utenti accolti se non attraverso gli operatori della Comunità, consegnando in segreteria tutto ciò che intendono dare (sigarette, soldi, farmaci, dolciumi, effetti personali, indumenti). Gli educatori decideranno cosa consegnare.
Non deve essere lasciata nulla senza autorizzazione degli educatori.
Non sono consentite telefonate da cellulari all'accolto senza autorizzazione.
Non sono consentiti atteggiamenti irrispettosi e/o violenti verso l'équipe, il familiare o altri accolti.
È assolutamente vietato lasciare sigarette, caffè, soldi, farmaci, alcolici ad altri accolti.
Dolci o torte da condividere devono assolutamente non contenere alcol.
La violazione di queste regole durante l'incontro può portare all'annullamento dell'incontro successivo.
Dopo aver valutato la serietà del rapporto, che deve essere conosciuto e condiviso dalla famiglia d'origine, l'équipe psicopedagogica può autorizzare incontri e consentire lettere e telefonate, sin dai primi mesi.
La comunità non si fa carico delle spese relative a sigarette, visite specialistiche e farmaci specifici.
Le famiglie sono tenute a garantire il fabbisogno di sigarette (consegna diretta o versamento economico). La comunità registra il consumo e i fondi, e la famiglia può prendere visione della scheda.
La comunità informa la famiglia del consumo di sigarette e dell'eventuale necessità di invio durante la telefonata settimanale, e la famiglia è tenuta a coprire il fabbisogno entro una settimana.
Per le visite specialistiche e i farmaci, l'équipe informerà la famiglia della spesa da sostenere e ne richiederà l'autorizzazione; la famiglia è tenuta a rimborsare la spesa al primo incontro utile.
La famiglia dell'accolto è invitata a intraprendere un cammino parallelo, partecipando a incontri con gli operatori e frequentando la "scuola genitori". Questo aiuta a trovare l'alleanza giusta per superare la solitudine delle difficoltà.